Cari soci e cari amici di Italia Nostra-Torino,
mentre in questa estate di relativa libera uscita quasipostcovid chi non è stato colpito nei suoi affetti o nelle sue finanze può godersi con un respiro mai visto da decenni un’Italia meno congestionata di turisti, dobbiamo peraltro tenere il fiato per quelle che potranno essere le conseguenze della legislazione “semplificante” sui beni culturali e del paesaggio.
Il Consiglio Regionale Piemonte di Italia Nostra ha inviato in maggio una lunga serie di osservazioni critiche sul progetto di legge regionale
“DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE PIEMONTESE IN MATERIA DI RILANCIO INVESTIMENTI /SEMPLIFICAZIONI AMMINISTRATIVE E BUROCRATICHE PER FAVORIRE LA RIPRESA PRODUTTIVA A SEGUITO DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS”, analogamente ha fatto Pronatura, ma non sorprendentemente la legge è stata poi approvata tale e quale.
Per esempio temiamo l’impatto sulla collina di Torino di queste “semplificazioni”
Citiamo alcune delle osservazioni di Italia Nostra-Piemonte:
“Si rileva come molti dei provvedimenti introdotti in questo articolato normativo nulla hanno a che fare con un processo di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19”: introducono surrettiziamente una sanatoria di precedenti abusi edilizi, spalancano ad una prospettiva di deregolazione, con possibile pregiudizio ai principi di tutela dei beni e del paesaggio.”
“Per quanto riguarda gli allegati tecnici ,il disegno di legge procede ad una loro sostanziale riduzione; in particolare si osserva che viene soppresso l’obbligo di allegare le indagini e le rappresentazioni grafiche riguardanti ( e qui in grassetto le più preoccupanti omissioni) : la capacità d’uso e l’uso del suolo in atto a fini agricoli forestali ed estrattivi; lo stato di fatto degli insediamenti esistenti e dei relativi vincoli, con particolare riferimento ai complessi ed agli immobili di valore storico-artistico e paesaggistico;“
ART. 51 “La disposizione in esame, composta di due commi, interviene in funzione semplificatoria nell’ambito di taluni procedimenti complessi finalizzati a garantire una specifica tutela di porzioni del territorio comunale aventi particolare interesse culturale e paesaggistico, nonché alla verifica degli interventi di valorizzazione del paesaggio Il disegno di legge, con questo articolo, scardina l’attuale sistema previsto per l’approvazione dei piani particolareggiati e dei piani di recupero in ambiti peraltro abbastanza ampi. Le competenze della Commissione regionale vengono bypassate a quelle delle commissioni locali del paesaggio, ove istituite, o alla struttura regionale qualora non istituite. Non viene però modificata la composizione della commissione locale che è inadeguata a svolgere tale compito perché le figure professionali non sono sufficienti a svolgere tale nuovo compito, senza parlare delle influenze locali che ci sono e sono spesso determinati, per cui è fondamentale la terzietà “.
Speriamo nel meno peggio. Peraltro può darsi che in questi mesi di ibernazione nel Ministero dei Beni Culturali siano lievitate idee costruttive, come fermamente chiesto dalla Presidenza Nazionale di Italia Nostra nel pieno della crisi. Vedremo.
A tutti un sereno proseguimento di estate
per il Direttivo di Italia Nostra-Torino Roberto Gnavi
Presidente