Convegno
“L’Archeologia industriale come identità dei luoghi”
20 ottobre 2017, Torino, Sala Conferenze Archivio di Stato, piaz.ta Mollino h.9-14
PROGRAMMA
Ore 9 PRESENTAZIONE
Adriana My, presidente del Consiglio Regionale del Piemonte di Italia Nostra
Significato e obiettivi dell’iniziativa “monumento da salvare”
Saluti delle autorità
(sono stati invitati i sindaci e amministratori delle città “campione”)
Maria Teresa Roli, architetto, consigliere nazionale e vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte di Italia Nostra
Introduce e modera
9,30 CONTRIBUTI DALLE SEZIONI DI ITALIA NOSTRA
Lionello Archetti Maestri, presidente della Sezione di Acqui Terme
Acqui. Una città senza identità: né ville d’eaux né working town
Maria Irena Mantello, architetto del paesaggio
Alessandria. Archeologia Industriale o Rudere eccellente: la testimonianza dell’ex zuccherificio di Spinetta Marengo dopo anni di degrado e di oblio
Francesco Bonamico, architetto, già docente al Politecnico di Torino
Bra: le concerie sconce
Giulio Bedoni, pubblicista, presidente della Sezione di Novara
Novara. Le settecentesche Fornaci Bottacchi: cronistoria di un costoso abbandono
Eros Primo, architetto
Pinerolo, città d’opera e d’acqua. Il caso dell’ex merlettificio Turck
Giovanni Lupo, architetto, già docente al Politecnico di Torino
Torino. OGR e OGM: due acronimi e due modalità di approccio
Roberto Ripamonti, architetto
VCO. Esempi “noti” di una prematura archeologia industriale: Omegna, la Bialetti di Crusinallo e la Girmi di Cireggio
Giancarlo Boglietti, ingegnere, già assessore all’Urbanistica di Vercelli
Vercelli. Area ex Montefibre: una scelta politico-urbanistica?
12,45 INTERVENTI A RICHIESTA e DIBATTITO
13,30 CONCLUSIONI di
Maria Teresa Roli: Operatività da mettere in campo